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Con un tuffo si lascia alle spalle la sicurezza
della terra ferma.
Ora si trova qui, in quest'acquasala, specchio di
cielo che l'avvolge.
É quiete e movimento nel respiro, avvinta da
quell'elemento primordiale.
Purificatore.
Sacro.
Acqua e
sale.
Vita e
sapienza.
Gonfia le branchie dell'anima e inala
conoscenza.
Ricorda di essere stata pesce e poi rettile prima di
divenire.
Di aver conosciuto odori, sapori,
vite.
Sa di essere stata vertebra sotto le
vertebre,
dondolata dal respiro, tranquillizzata dai battiti
del cuore.
In quell'acquasala un po' lacrima un po' mare ha
percepito lo stesso odore di adesso, l’odore senza fine di un respiro che è la fine di tutti gli odori.
Lei, che da sputo è divenuta carne. Lei che con
un'onda si è tuffata nell'asciutto. Lei che ha compiuto il rito, che ha compreso la forza e la magia del rigenerarsi generando, ingoia una sillaba di soffio e si fa
vita.